Dopo il tavolo del latte convocato dalla Regione Piemonte il 18 maggio scorso, Confagricoltura Cuneo chiede che «si inizi a ragionare sulla base di una tabella qualità unica per tutto il latte piemontese e non diversa da caseificio a caseificio, come avviene ora, rendendo di fatto più semplice la comparazione dei prezzi applicati agli allevatori e la valutazione complessiva della situazione».
Anche nel comparto lattiero-caseario – si legge in un comunicato dell’Organizzazione – assistiamo da mesi al crollo dei prezzi all’origine della materia prima, mentre i prezzi al consumo continuano a essere sostenuti, se non in aumento.
«Ciò significa – afferma il direttore Roberto Abellonio – che né i produttori, né i consumatori finali sono tutelati proprio in un momento di particolare difficoltà. Motivo che ci spinge a sollecitare gli organi competenti a vigilare attentamente sull’operato della grande distribuzione organizzata, affinché si eviti ogni forma di speculazione sulle spalle degli attori più deboli della filiera».