Tramite la potatura invernale viene modulato il carico di gemme, andando a determinare sia il carico produttivo sia le caratteristiche della chioma, in termini di vigoria e capacità vegetativa. Con il termine «vigoria» si intende la valutazione finale del comportamento dei germogli in termini dimensionali (diametro e lunghezza), mentre per «capacità vegetativa» si intende la massa di germogli e foglie prodotti dalla pianta.
Lasciando un basso carico di gemme si tende a favorire lo sviluppo di un numero limitato di germogli ma di considerevoli dimensioni, che tendono ad arrestare la crescita solo tardivamente, a stagione avanzata, per cui per contenerne lo sviluppo risulta necessario effettuare diversi interventi di cimatura.
Per contro, lasciando un carico di gemme alto si favorisce lo sviluppo di un numero elevato di germogli ma di dimensioni più contenute, dato che la spinta vegetativa della pianta viene a essere maggiormente ripartita; tali germogli tendono ad arrestare più precocemente lo sviluppo rispetto a quelli sviluppatisi nella condizione precedente, per cui per il loro contenimento serve un numero più limitato di interventi di cimatura.
Nei contesti pedoclimatici caratterizzati da terreni fertili e da buona disponibilità idrica, che tendono a esaltare oltremodo la vigoria dei germogli, è pertanto possibile indirizzare la pianta verso una migliore condizione di equilibrio vegeto-produttivo aumentando il carico di gemme; ovviamente il maggior numero di gemme porta all’ottenimento di un maggiore numero di grappoli, a carico dei quali si deve intervenire col diradamento qualora siano ritenuti eccedenti rispetto alla superficie fogliare fotosinteticamente attiva.
Per contro, nei terreni più poveri e siccitosi, dove i germogli tendono a essere stentati e poco sviluppati, si opera lasciando un carico di gemme basso, favorendo l’ottenimento di un numero minore di germogli ma più sviluppati, sia in lunghezza sia in diametro; in definitiva si riduce la capacità vegetativa a favore di una maggiore vigoria.
Tratto dall’articolo pubblicato su Vite&Vino n. 1/2020
Conoscere la vite per potare al meglio
di R. Castaldi
L’articolo completo è disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale