Il coronavirus rischia di avere ripercussioni pesanti sull’export caseario del nostro Paese in Cina. È difficile valutare l’impatto che avrà l’epidemia, ma è probabile che l’emergenza rallenterà la crescita registrata negli ultimi anni, compromettendo i risultati raggiunti e vanificando investimenti milionari realizzati dalle imprese nel corso degli anni.
Nel 2019 infatti le vendite di formaggi e latte italiani in Cina hanno raggiunto 25 milioni di euro, il doppio rispetto al 2015 e oltre 10 volte di più che nel 2010.
A lanciare l’allarme è Assolatte che teme un 2020 molto difficile per le nostre esportazioni. Alle attuali criticità del mercato cinese si sommano le pesanti ripercussioni causate dai dazi imposti dall’Amministrazione Trump e l’avvio della Brexit, con tutte le incognite che esso comporta. Il quadro difficile comprende anche l’embargo in Russia, che prosegue, in passato altro grande e promettente mercato di sbocco dei formaggi italiani.