Un settore in espansione in tutta Italia a testimonianza della risposta al cambiamento sociale in atto
Sono stati premiati il 17 dicembre scorso a Palazzo Della Valle (Roma), sede di Confagricoltura, i tre progetti vincitori del Bando agricoltura sociale, giunto alla sua IV edizione.
Il bando, nato da un’idea di Confagricoltura, Onlus Senior-l’età della saggezza e Rete fattorie sociali, ha visto una progressiva espansione garantendosi quest’anno la collaborazione attiva di Reale foundation e ottenendo il patrocinio del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, oltre alla sempre proficua collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata.
A ciascuno dei vincitori sono stati assegnati 40.000 euro e una borsa di studio per la partecipazione al master di agricoltura sociale organizzato dall’Università di Tor Vergata.
L’agricoltura sociale è in forte espansione, segue il cambiamento del concetto di welfare in atto nel Paese e suscita sempre più attenzione da parte dei giovani. Il numero e il livello qualitativo crescente dei progetti presentati, l’ampliamento della platea dei beneficiari, che spazia dai bambini agli anziani, dai portatori di handicap ai detenuti, ne sono la prova concreta. La piattaforma web Coltiviamo agricoltura sociale ha registrato quasi 2 milioni di visualizzazioni e 250.000 accessi, di cui 70.000 soltanto nell’ultimo anno.
“Confagricoltura prima di altri ha creduto nelle opportunità dell’agricoltura sociale – ha ricordato il presidente Massimiliano Giansanti durante la premiazione – attivandosi da subito con gli interlocutori politici e istituzionali, partecipando ai lavori dell’Osservatorio per la stesura dei decreti attuativi della legge 141/2015 che, ad oggi, sono ancora in corso di definizione. Fare agricoltura sociale significa fare innovazione nel welfare, dare slancio a questa rete virtuosa di professionalità”.
I tre vincitori del bando Coltiviamo agricoltura sociale 2019 (sesta edizione) sono:
- Azienda agricola La Pesa, di Castellamonte (Torino), con il progetto “Io sono un sogno”, che ha come obiettivo di favorire l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti fragili, nelle comunità agricole pre-montane della Valle Sacra;
- Azienda agricola Casa del Pietro, di Capolona (Arezzo), con il progetto “Eureka: solleviamo l’orto”, destinato a disabili, minori e giovani con disagio sociale. L’obiettivo è creare una rete di supporto per le famiglie inserendo questi soggetti nella cura di un orto, nella realizzazione di un pollaio, nella successiva trasformazione degli ortaggi e delle erbe aromatiche, fino alla vendita dei prodotti;
- Don Milani società cooperativa sociale, di Acri (Cosenza), con il progetto «Gli Agri-saggi del villaggio» rivolto agli anziani del territorio, che verranno integrati nelle attività aziendali con l’obiettivo di offrire loro la possibilità di stare all’aria aperta e di intessere nuove relazioni. E’ prevista la creazione di una serra, la realizzazione di un orto, la sistemazione del giardino e dei sentieri botanici esistenti.