All’Italia andrà il 50% del programma di prestiti da 700 milioni targato Banca europea degli investimenti (Bei) e dedicato ai giovani agricoltori (a cui riserva almeno il 10% dei fondi) e bioeconomia.
Nel caso dei giovani imprenditori agricoli, il programma, fatto di piccoli finanziamenti in partnership con le banche con tassi più bassi e durata più lunga, prevede prestiti fino a 15 anni.
Nelle scorse settimane hanno firmato il protocollo con la Bei le banche Intesa Sanpaolo (100 milioni), Unicredit (100 milioni), Credit Agricole Italia (50 milioni), mentre l’adesione formale di Bpm (100 milioni), che si è già impegnata con la Bei, potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
Il programma era stato lanciato dalla Commissione europea e dalla Bei lo scorso aprile come un pacchetto da 975 milioni, di cui 275 milioni a due progetti pilota e 700 per aziende agricole e della filiera agroalimentare, per cercare di ridurre le croniche difficoltà delle aziende agricole di ottenere credito dalle banche.
Secondo dati attendibili, nel 2017 il 27% degli imprenditori agricoli europei si sono visti respingere la richiesta di prestiti, contro il 9% degli altri settori.