La Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, ha dato ufficialmente il via libera alla possibilità per gli Stati Uniti di agire contro l’Unione Europea per la vicenda Boeing-Airbus, imponendo dazi per un totale di 7,5 miliardi di dollari.
Ora la domanda è: cosa metterà Trump in questo enorme cesto?
La risposta, che potrebbe arrivare a stretto giro, potrebbe essere devastante per l’agroalimentare italiano.
Secondo le previsioni, infatti, le ritorsioni americane non si limiteranno alla componentistica per aerei venduta dai Paesi che fanno parte del Consorzio Airbus (Germania, Francia, Regno Unito e Spagna) ma colpiranno anche altri settori e altri Paesi.
Per il nostro agroalimentare, vino, formaggi, pasta, salumi, olio, gli Stati Uniti sono il principale mercato di sbocco fuori dai confini europei. I prodotti colpiti potranno registrare aumenti di tariffe fino al 100%, con il rischio, o meglio la certezza, di frenare pesantemente il made in Italy su quel mercato.
Le conseguenze si conterebbero in centinaia di milioni di euro.
Nei mesi scorsi gli Usa hanno chiuso la porta ai diversi tentativi dell’esecutivo Ue di trovare un accordo: la sensazione diffusa nei palazzi Ue è che gli americani vogliano imporre dazi subito per poi trattare da una posizione di forza.
La Commissione Ue già parla di ritorsioni, ma chi risarcirà i nostri produttori?