Orso e lupi: agricoltori in piazza a Trento

orso

A Trento un migliaio di agricoltori e allevatori sono scesi per la prima volta in città da malghe e pascoli di montagna, sotto le bandiere di Coldiretti, per far conoscere le storie di paura e danni provocati dall’orso M49 e dai lupi, spesso ibridi, che «stringono d’assedio abitazioni, famiglie, campi e allevamenti facendo strage di pecore, capre, vitelli, asini, devastando stalle e alveari e minacciando la sicurezza delle persone».

Sono stati esposti striscioni e cartelli con le scritte #Stoconcappuccettorosso, e poi «i nostri animali non sono meno importanti di quelli selvatici», «senza l’uomo la montagna muore», «agricoltura = presidio del territorio», ma anche foto di vacche che dicono «il Trentino e anche nostro».

Se non si risolve il problema – dicono gli agricoltori – si rischia l’abbandono di interi territori con la fine di un’economia di montagna che da sempre tutela l’ambiente dal dissesto idrogeologico e promuove le produzioni agricole Made in Italy più sostenibili.

Nell’ultimo anno in Trentino, secondo i dati forniti da Coldiretti, ci sono stati 222 attacchi da parte di orsi e lupi a coltivazioni, alveari, greggi e mandrie.