Centinaia di milioni di euro di fondi già stanziati, finalizzati alla realizzazione di infrastrutture irrigue fondamentali per fronteggiare le diverse emergenze legate ai cambiamenti climatici, attendono di essere spesi con l’apertura effettiva dei cantieri in tutta Italia.

Si stima che la realizzazione di tali interventi potrà consentire un risparmio di circa il 15% nell’utilizzo dell’acqua irrigua.

Le procedure sono però molto complesse, rileva l’Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue, che propone la costituzione di un Osservatorio nazionale, con il Ministero delle politiche agricole e quello delle infrastrutture e dei trasporti, per monitorare i singoli iter e intervenire rapidamente laddove le pratiche dovessero incagliarsi.

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 23/2019
Infrastrutture irrigue, ora la priorità è aprire i cantieri velocemente
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