Prezzi più trasparenti nella filiera agroalimentare?

supermercatoIl 22 maggio scorso la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento, il cui iter legislativo dovrebbe concludersi con l’entrata in vigore il 1° gennaio 2020, che intende dare trasparenza al meccanismo di formazione dei prezzi lungo tutta la filiera agroalimentare, cioè dal cancello dell’azienda agricola fino al consumatore finale. L’obiettivo è rafforzare la posizione degli agricoltori, tradizionale anello debole della filiera.

La proposta introduce l’obbligo per gli Stati membri di fornire periodicamente all’Esecutivo comunitario le rilevazioni dei prezzi intermedi per 7 diversi settori produttivi: carni, uova, latte e derivati, ortofrutta, seminativi, zucchero e olio di oliva.

I prezzi, al netto dell’Iva, devono essere forniti dalle autorità nazionali su base settimanale, con eccezioni previste in caso di formazione non settimanale dei prezzi. Occorre specificare la fonte e la metodologia di rilevazione.

La proposta prevede la possibilità di delegare l’attività di notifica dei prezzi agli operatori commerciali, i quali si interfacciano direttamente con i servizi comunitari.
Nelle fasi intermedie della filiera alimentare devono essere rilevati i prezzi di vendita e di acquisto da parte degli operatori rappresentativi del commercio e dell’industria.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 21/2019
Prezzi trasparenti nella filiera, l’UE ci prova ancora
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