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Intervista a Carlo Risi,
Regional Crop Manager Corn & Grape di Bayer.
Mentre il settore cerealicolo si appresta ad affrontare una nuova stagione di semina del mais, emergono come ogni anno le preoccupazioni degli agricoltori legate all’instabilità meteorologica e alla piovosità del periodo primaverile ed estivo. Per far fronte alla gestione delle malerbe e delle infestanti, Bayer ha messo in campo una nuova linea di prodotti capaci di intercettare le necessità di flessibilità, selettività ed efficacia dei trattamenti.
In che modo riuscite ad avvicinarvi alle esigenze dei maiscoltori?
L’idea è quella di semplificare il lavoro del maiscoltore. Con Adengo Xtra, la cui formulazione Bayer è la più innovativa e diffusa al mondo, siamo partiti proprio dal bisogno primario dell’agricoltore, legato alla flessibilità nei tempi di trattamento del terreno.
Contro graminacee e dicotiledoni, Adengo Xtra può essere utilizzato fino al momento della crescita della terza foglia delle piante di mais.
Qual è lo scarto migliorativo rispetto al passato?
Adengo Xtra garantisce una maggiore selettività grazie all’antidoto agronomico CSI, in questo modo la pianta di mais non viene minimamente intaccata. In aggiunta, l’impegno profuso dal dipartimento Ricerca e Sviluppo di Bayer ha permesso di raggiungere ottimi risultati sul fronte della concentrazione del prodotto. Pur mantenendo le caratteristiche fondamentali di Adengo, ne è stato semplificato l’impiego con la nuova formulazione Xtra: su una superficie di 100 ettari si utilizzano solo 44 litri di prodotto, a differenza dei 400 litri utilizzati con competitor di riferimento. Uno scarto considerevole che consente a grandi e piccoli agricoltori, nonché ai contoterzisti, di risparmiare tempo, spazio e fatica perché si trasporta più agevolmente il prodotto e si ottimizza l’ingombro in magazzino, la preparazione della miscela e lo smaltimento dei vuoti.