Il direttore di Agea, Gabriele Papa Pagliardini, in una recente audizione in Commissione agricoltura della Camera ha affermato che «ammonta a 2,303 miliardi il debito complessivo delle multe per le quote latte che l’Italia deve pagare all’Europa, di cui oltre la metà è stato già riscosso».
Si tratta degli allevatori che, secondo l’Europa, hanno sforato dal 1995 al 2009 la produzione di latte rispetto alla quota nazionale. Un argomento tornato all’ordine del giorno, visto che il decreto legge sulle emergenze agricole prevede che dal 1° aprile scatti la riscossione coattiva degli importi dovuti relativi al prelievo supplementare del latte per i casi di mancata adesione alla rateizzazione e per quelli di decadenza dal beneficio della dilazione.
«Il totale degli allevatori multati nelle varie campagne – ha spiegato il direttore di Agea – è di oltre 35.000 e a oggi i debitori non sono più di 5.000 che, comunque, hanno in carico il 50% del dovuto complessivo».
Quanto all’esposizione è molto varia, con oltre 520 allevatori che hanno debiti pari a quasi l’80% del totale, con importi che vanno da 500.000 a più di 1 milione di euro.