Dal dopoguerra ad oggi, con i progressi della meccanizzazione agraria, del miglioramento genetico e delle tecniche agronomiche in generale, la ricerca di soluzioni da applicare direttamente al seme ha accresciuto ulteriormente la loro importanza e diffusione.
Dall’applicazione nata per caso di trattare i semi di frumento con acqua salata per limitare i fenomeni di marciume, al film coating con polimeri biodegradabili e microrganismi promotori della crescita o di biocontrollo, l’evoluzione di questa tecnica è stata notevole.
Scorrevolezza e rilascio di polveri
Per i cereali a paglia la concia consiste nel creare una sottile pellicola avvolgente il seme (film-coating), contenente una o più sostanze attive e necessarie per la loro applicazione ed adesione alla superficie del seme, quindi adesivanti, plasticizzanti, riempienti (fillers) e coloranti.
La pellicola non modifica la forma del seme e non aumenta significativamente il suo peso e viene realizzata con sostanze che non ne riducano la flowability, ovvero la scorrevolezza dei semi, che andrebbe ad incidere negativamente sulla precisione di semina.
Per sostanza attiva non si deve solo intendere gli agrofarmaci di sintesi, ma anche quelli di origine naturale ed i microrganismi. La sottile pellicola avvolgente il seme deve inoltre aderire adeguatamente e non essere soggetta a distaccamenti per i fenomeni di abrasione che si verificano durante le operazioni di semina.
Il rilascio di polveri (seed dust-off; SDO) è infatti da evitare, sia per riduzioni di efficacia del trattamento, sia per le possibili ripercussioni ambientali.
La Ricerca al lavoro
Si sottolinea quindi l’importanza di disporre di semente trattata secondo adeguati disciplinari che includano anche il controllo del SDO.
A questo riguardo, considerando le difficoltà per queste misurazioni, presso l’Università di Bologna è stato recentemente sviluppato un sistema che rapidamente ed a basso costo permette di stimare il SDO.
Sempre nell’ambito di ricerche legate alla concia, la stessa Università ha sviluppato nuovi formulati per il film-coating di semi, cerali a paglia inclusi, e per la confettatura di sementi di orticole e foraggere.
Tratto dall’articolo di C. Accinelli che verrà pubblicato su L’Informatore Agrario n. 8/2019.