Parmigiano Reggiano, una cabina di regia può far crescere l’export

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«Le ottime quotazioni che da un po’ di tempo stanno premiando i produttori del Parmigiano Reggiano devono rappresentare un ulteriore stimolo verso la stabilizzazione, ma soprattutto la conquista di nuovi mercati esteri». Secondo Paolo Carra, presidente del Consorzio Latte Virgilio, è questa la strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi che sono alla portata del «re dei formaggi».

«Bisogna creare una cabina di regia – ha affermato – in cui far convergere le cooperative di primo e secondo grado e da lì creare una sinergia che ci permetta di affrontare mercati di grande interesse, come ad esempio l’America del Sud o i Paesi asiatici, a cui sarebbe obiettivamente difficile arrivare senza la necessaria struttura organizzativa.
In questo modo le cooperative di primo livello, quindi il settore produttivo vero e proprio, manterrebbero la loro veste identitaria che fa del legame con il territorio il suo fiore all’occhiello. Le cooperative di secondo livello invece, garantirebbero la capacità organizzativa necessaria per conquistare nuove fette di mercato nei Paesi esteri».

«Ritengo – ha concluso Carra – che questa sia una strada obbligata perché, nonostante i volumi importanti che tante cooperative di produttori possono vantare, riuscire a imporsi con un prodotto di eccellenza com’è il Parmigiano Reggiano richiede una visione ampia e ben strutturata».

Tratto dall’articolo pubblicato su LìInformatore Agrario n. 4/2019
Una cabina di regia per favorire l’export di Parmigiano
di A. Mossini
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